Donato Epiro
Biologo molecolare, compositore e musicista con una formazione da
flautista classico, il tarantino Donato Epiro è co-fondatore dell'etichetta Canti Magnetici, curatore
della serie discografica Grandangolo per l'etichetta Soave Records, e membro del duo cult Cannibal
Movie. La sua ricerca esamina i concetti di memoria e trasposizione, di influenza reciproca tra
materia vivente, spazi e supporti di registrazione su cui questa è impressa. Rubisco (2017,
Loopy), suo secondo album dopo Fiume Nero del 2014, era ispirato dall'idea di confine tra mondo
organico e inorganico; la composizione L'Origine degli uccelli, attualmente in fase di
completamento, è incentrata sulla ricostruzione di un ecosistema a partire dal ritrovamento di
frammenti sonori.
Sugai Ken
Neo-japonica è il suono che scorre tra le rive opposte
della tradizione e del sound design contemporaneo nell'isola dell'estremo oriente e Sugai Ken, con i
sei album e le svariate release su Discrepant, RVNG Intl., Yerevan Tapes, EM Records, Lullabies for
Insomniacs, Freed Records, è certamente uno dei suoi più impavidi, enigmatici e versatili navigatori.
I differenti output del musicista nipponico includono radiodrammi, composizioni ambient, classica
contemporanea e elettronica; in tutti, gli elementi tradizionali della cultura giapponese
costituiscono radici da estrarre, polverizzare e ricombinare assieme secondo una logica astratta e
free form e una pratica più vicina all'elettroacustica e alla computer music occidentali.
Martina Lussi
È un’artista multidisciplinare proveniente dalla promettente scena
sperimentale di Lucerna che gravita attorno a Präsens Editionen. Nella sua pratica, che intreccia
musica concreta e sound art, le registrazioni d’ambiente fanno da innesco a sessioni potenzialmente
infinite di composizioni elettroacustiche notevolmente stratificate. L’aggiunta di chitarre, puri
suoni sintetici e processing di altra strumentazione rende la varietà di sorgenti diverse per certi
versi disorientante, eppure il risultato è un flusso controllato di ambienti sonori in rapida
mutazione che brilla per qualità compositiva. Nel 2019 il suo secondo album Diffusion Is A
Force è stato pubblicato da Latency.
Hatis Noit
La voce di Hatis Noit ("stelo del fiore di loto" secondo il
folklore giapponese) percorre i secoli e attraversa le civiltà. Tra le stratificazioni vocali
costruite con innata e sbalorditiva sensibilità dalla performer autodidatta originaria di Hokkaido e
residente a Londra, si incontra una sorprendente diversità di elementi: canto gregoriano, meditazioni
buddhiste, classica orientale, lirica occidentale, primitivismo e avant-pop. Decostruzioni tenute
assieme da un utilizzo pulsante e trascendente di vocalizzi che risuonano e si espandono. Nel 2018, a
tre anni dalla release asiatica, il suo ep Illogical dance è finito nel catalogo di Erased
Tapes, etichetta londinese di riferimento all'intersezione tra classica contemporanea, ambient music e
elettronica.
Holy Similaun
Nell’immaginario punk-ipertecnologico di Alberto Bertelli –
producer trevigiano e co-fondatore dell'etichetta Prehistoric Silence – il suo alter ego Holy Similaun
è alle prese con una fase introspettiva, nella quale trascorre il tempo in aree desolate di città
decadenti sfogliando effimere immagini olografiche in cerca di ricordi vividi e memorie innestate,
mentre voci femminili cortocircuitano ai margini del campo visivo prima di perdersi nello spazio
sensoriale. È l’”augmented nostalgia”, tema dell’ultimo ep Hegenrax (2019, OOH-sounds) intriso
di una grazia e un minimalismo che, lontani dalle travolgenti ondate di jungle futuristica del
precedente album En To Pan, riportano alla mente certe suggestioni proprie delle soundtrack di
Kenji Kawai.
Mana
Smessi i panni di Vaghe Stelle, il suono di Daniele Mana prende la
via della sofisticazione per liberare un potenziale immaginifico in crescita esponenziale. Il producer
torinese ha abbandonato le derive fantascientifiche, le strutture e le asprezze del precedente moniker
per dar vita a melodie, arpeggi e progressioni notevolmente elaborati, anche grazie a un uso
consistente di software di editing che manipolano le sorgenti elettroniche a tal punto da farle
suonare come pianoforti preparati, clavicembali, flauti e violoncelli. Seven Steps Behind
(2019, Hyperdub), il suo album d’esordio che segue l’ep Creature, è un disco che possiede la
complessità e le variazioni di una soundtrack; è sound design d'avanguardia capace di arginare e
canalizzare un flusso onirico dai confini indistinti.
Shelley Parker
Sound artist affascinata dalle qualità scultoree dei field
recordings; dj e producer il cui legame con la club music nasce quasi venti anni fa nelle vesti di
promoter e di fotografa della scena underground londinese per conto di i-D e The Face. Nel corso della
sua carriera Shelley Parker ha realizzato musiche per installazioni, coreografie e produzioni
teatrali. I suoi lavori sono stati commissionati dal Victoria and Albert Museum e dal De la Warr
Pavilion e presentati presso importanti centri per l'arte contemporanea come ICA London e si è esibita
dal vivo presso TATE Britain, Palais de Tokyo, Whitechapel Gallery. A fine 2018 ha pubblicato l'ep
Red Cotton con il quale è entrata nel catalogo Hessle Audio, dopo le uscite su Entr'Acte, Opal
Tapes, Houndstooth oltre che sulla propria etichetta Structure.
BFDM vs Antinote
Fratellanza e dosi elevate di talento sono i caratteri comuni
della nouvelle vague elettronica di Lione, fortificata dalla crescita di Lyl Radio e che il dj e
producer Judaah ha riunito dal 2014 sotto l'etichetta Brothers From Different Mothers. Eclettismo,
visionarietà e una fascinazione per le rarità discografiche del passato animano invece la ricerca e le
produzioni di Antinote, label parigina con spirito internazionale attiva dal 2012 sotto la guida di
Zaltan. I due boss affilano le proprie armi: leftfield, house e techno da una parte; proto-house, acid
e electro dall'altra. Una resa dei conti finale sui deck di Ombre Lunghe che promette di incendiare
l'epilogo del festival.
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